sábado, 28 de julio de 2007
martes, 24 de julio de 2007
jueves, 19 de julio de 2007
domingo, 15 de julio de 2007
La foto de "Vade Retro"
Esta es la foto que hay en la exposición "Vade Retro" de Milán. La hicimos en Madrid para el libro Common People en el año 2004.
sábado, 14 de julio de 2007
"Snowmen" de David Lynch
martes, 10 de julio de 2007
Inauguración "Vade Retro" en Milán
Ayer se inauguró en Milan "Vade Retro", una exposición sobre Arte y Homosexualidad. Hay obras de 150 artistas (entre ellos Warhol, Nan Goldin, Pierre et Gilles, Bruce LaBruce, James Bidgood, Jack Pierson, Philip Lorca Di Corcia, Larry Clark, David Hockney, Helmut Newton...). Nostros estamos presentes con "Common People 047_Noel", una foto del año 2004, perteneciente a la serie "Common People". Aquí dejamos unas cuantas imágenes de la inauguración. Queremos dar las gracias a Paolo Rumi que nos ha enviado imágenes de la inauguración desde Milán (lo conoceréis a través del reflejo en nuestra foto).
sábado, 7 de julio de 2007
jueves, 5 de julio de 2007
Vade Retro_Arte e Omosessualità. Da von Gloeden a Pierre et Gilles
Nos han comentado que tenemos alguna obra en una exposicón que se llama "Arte e Omosessualità. Da Von Gloeden a Pierre et Gilles", en Milan. Suponemos que la obra será alguna cesión de un coleccionista, pero no sabemos que foto es (ni siquiera sabíamos que existía esta expo). Si alguien se pasa este verano por Milan y le apetece ver la expo, a ver si puede hacer alguna foto para ver que tal...
Aquí os dejamos la información.
Arte e Omosessualità. Da von Gloeden a Pierre et Gilles
"La mostra, voluta dall'Assessore alla Cultura del Comune di Milano Vittorio Sgarbi, curata da Eugenio Viola e organizzata da Artematica, propone più di 150 artisti per indagare, per la prima volta in Italia in maniera così ampia, le connessioni tra arte e omosessualità nel periodo che dalla nascita della fotografia arriva fino ad oggi, idealmente da Von Gloeden a Pierre et Gilles.
La rappresentazione visiva di soggetti strettamente connessi all'omoerotismo è presente nella storia dell'essere umano dalla notte dei tempi, anche se le valenze culturali che esprime e i significati che sottende sono ovviamente il riflesso di contesti storici e socio-culturali particolari. Scene a sfondo omoerotico compaiono nella produzione vascolare dell'antica Grecia e nei bassorilievi persiani, agli albori dell'arte orientale come nella rinascenza italiana e nel barocco; un fil rouge sottile che attraverso cortocircuiti e passaggi fondamentali giunge sino ad oggi, sviluppandosi autonomamente e molto tempo prima dell'elaborazione del moderno concetto di diversità di genere.
Ma cosa si dovrebbe intendere esattamente per "arte omoerotica"? Opere create da artisti della cui omosessualità siamo certi e in cui spesso, ma non necessariamente, è riscontrabile qualcosa che rimanda ad un gusto omoerotico? Oppure bisogna prendere in considerazione l'opera di autori che ufficialmente non risultano omosessuali ma le cui creazioni rivelano uno straordinario erotismo che spinge verso questa interpretazione? Partire dall'omosessualità di un artista per l'interpretazione della sua opera presenta una serie di questioni spinosissime. La conoscenza dell'orientamento (omo)sessuale dell'autore in genere allerta circa la possibile presenza di una rappresentazione metaforica dell'omosessualità. Quale rapporto s'instaura tra biografia dell'artista e interpretazione dell'opera?
Il criterio di selezione delle opere in mostra non tiene conto di questo rapporto ma si basa sulle caratteristiche specifiche delle singole opere, individuando, oltre le convenzionali identità di genere, un filone tematico all'interno di un comune modo di sentire, di esprimere stati d'animo, attitudini, emozioni, senza alcuna pretesa di definire i canoni di uno "specifico omosessuale" nell'arte. In base a questa logica alcune opere esibiscono un contenuto apertamente omoerotico, mentre in altre questo si esprime in modo latente attraverso codici specifici, simboli, allusioni, allegorie, metafore. Un percorso che dalle fotografie arcadiche del barone von Gloeden ripercorre i territori della fotografia omoerotica, da Herb Ritts e Bruce Weber a Mapplethorpe, da Jack Pierson a Lorca di Corcia, con uno sguardo all'estetica camp di James Bidgood recuperata in anni più recenti da David Lachapelle a Pierre et Gilles. Artisti che operano ormai in un momento storico in cui è possibile affrontare liberamente tematiche gay, lesbiche o transgender, proponendo turbamenti e questioni preponderanti e spesso cruciali per buona parte dell'arte della fine del secolo scorso e dello schiudersi del nuovo millennio. Un percorso per exempla che da Tamara de Lempicka e Carol Rama arriva a David Hockey e Andy Warhol, passando per le peregrinazioni identitarie di Ugo Rondinone, Yasumasa Moritura, EVA &ADELE.
Un percorso per immagini attraverso l'evoluzione della percezione e la conseguente rappresentazione della diversità esistenziale, mettendo in risalto l'opera dell'ultima generazione di artisti che utilizzano l'amore omoerotico come espediente per mettere in questione sovrastrutture di razza, desiderio, genere e identità sessuale, e di abbattere le convenzionali distinzioni tra arte, erotismo e pornografia.
ARTISTI:
Aubrey Beardsley, Alberto Abate, Paolo Arao, Agostino Arrivabene, Assume Vivid Astrofocus, Jacopo Benassi, Carlo Bertocci, Betty Bee, James Bidgood, Antje Blumenstein, Lorenzo Bonechi, Bruce of Los Angeles, Daniele Buetti, Jeff Burton, Maurizio Cannavacciuolo, Davide Cantoni, Paolo Cassarà, Jota Castro, Maurizio Cattelan, Larry Clark, Colombotto Rosso, ConiglioViola, Erwin David, Tamara de Lempicka, Filippo de Pisis, Gabriel de la Mora, Mc Dermott, Sebastiano Deva, Filippo Dobrilla, Giulio Durini, EVA&ADELE, Leonor Fini, Giorgia Fiorio, Fischerspooner, Samuel Fosso, Franko B., Jim French, Lino Frongia, Anna Fusco, Francesca Galliani, Valmore Gemignani, Ryan Mc Ginley, Luis Gispert and Reed Jeffrey, Nicola Gobbetto, Nan Goldin, Steven Gontarski, Ettore Greco, Timothy Greenfield-Sanders, David Hilliard, David Hockney, Harry Holland, Francesco Impellizzeri, Anna Keen, John Kirby, Micha Klein, Steven Klein, Bruce Labruce, David LaChapelle, Mark Lackey, Annika Larsson, Alex Lee, Christian Leperino, Ma Liuming, Philip Lorca di Corcia, Ivan Malerba, Robert Mapplethorpe, Mataro Da Vergato, Claus Mehrkens, Alberto Mingotti, Moio&Sivelli, Pierre Molinier, Claudio Monnini, Yasumasa Moritura, Barbara Nahmad, Helmut Newton, Erwin Olaf, Luigi Ontani, Gonzalo Orquin, Paco y Manolo, Camilla Paternò e Matteo Basilè, Paul P., Philip Pearlstein, Dino Pedriali, Kembra Phaler and Bruce Labruce, Walter Picardi, Pierre et Gilles, Jack Pierson, Pasquale Piscitelli, Carol Rama, Terry Richardson, Herb Ritts, Terry Rodgers, Ugo Rondinone, Rosy Rox, Thomas Ruff, Sam Taylor-Wood, Dean Sameshima, Matteo Sanna, Livio Scarpella, Paolo Schmidlin, Collier Schorr, Luigi Serafini, Natalie Silva, Marcello Simeone, Alix Smith, Paul M Smith., Orfeo Tamburi, Alex Tennigkeit, Mario Testino, Giovanni Testori, Tom of Finland, Lorenzo Tornabuoni, Antonio Torresi, Ikè Udè, Paolo Vandrash, Wilhelm von Gloeden, Wilhelm von Pluschow, Andy Warhol, Bruce Weber, Paul West, Joel Peter Witkin, Young Elizabeth."
Arte e Omosessualità. Da von Gloeden a Pierre et Gilles
Milano, Palazzo della Ragione
dal 10 luglio all'11 novembre 2007
Aquí os dejamos la información.
Arte e Omosessualità. Da von Gloeden a Pierre et Gilles
"La mostra, voluta dall'Assessore alla Cultura del Comune di Milano Vittorio Sgarbi, curata da Eugenio Viola e organizzata da Artematica, propone più di 150 artisti per indagare, per la prima volta in Italia in maniera così ampia, le connessioni tra arte e omosessualità nel periodo che dalla nascita della fotografia arriva fino ad oggi, idealmente da Von Gloeden a Pierre et Gilles.
La rappresentazione visiva di soggetti strettamente connessi all'omoerotismo è presente nella storia dell'essere umano dalla notte dei tempi, anche se le valenze culturali che esprime e i significati che sottende sono ovviamente il riflesso di contesti storici e socio-culturali particolari. Scene a sfondo omoerotico compaiono nella produzione vascolare dell'antica Grecia e nei bassorilievi persiani, agli albori dell'arte orientale come nella rinascenza italiana e nel barocco; un fil rouge sottile che attraverso cortocircuiti e passaggi fondamentali giunge sino ad oggi, sviluppandosi autonomamente e molto tempo prima dell'elaborazione del moderno concetto di diversità di genere.
Ma cosa si dovrebbe intendere esattamente per "arte omoerotica"? Opere create da artisti della cui omosessualità siamo certi e in cui spesso, ma non necessariamente, è riscontrabile qualcosa che rimanda ad un gusto omoerotico? Oppure bisogna prendere in considerazione l'opera di autori che ufficialmente non risultano omosessuali ma le cui creazioni rivelano uno straordinario erotismo che spinge verso questa interpretazione? Partire dall'omosessualità di un artista per l'interpretazione della sua opera presenta una serie di questioni spinosissime. La conoscenza dell'orientamento (omo)sessuale dell'autore in genere allerta circa la possibile presenza di una rappresentazione metaforica dell'omosessualità. Quale rapporto s'instaura tra biografia dell'artista e interpretazione dell'opera?
Il criterio di selezione delle opere in mostra non tiene conto di questo rapporto ma si basa sulle caratteristiche specifiche delle singole opere, individuando, oltre le convenzionali identità di genere, un filone tematico all'interno di un comune modo di sentire, di esprimere stati d'animo, attitudini, emozioni, senza alcuna pretesa di definire i canoni di uno "specifico omosessuale" nell'arte. In base a questa logica alcune opere esibiscono un contenuto apertamente omoerotico, mentre in altre questo si esprime in modo latente attraverso codici specifici, simboli, allusioni, allegorie, metafore. Un percorso che dalle fotografie arcadiche del barone von Gloeden ripercorre i territori della fotografia omoerotica, da Herb Ritts e Bruce Weber a Mapplethorpe, da Jack Pierson a Lorca di Corcia, con uno sguardo all'estetica camp di James Bidgood recuperata in anni più recenti da David Lachapelle a Pierre et Gilles. Artisti che operano ormai in un momento storico in cui è possibile affrontare liberamente tematiche gay, lesbiche o transgender, proponendo turbamenti e questioni preponderanti e spesso cruciali per buona parte dell'arte della fine del secolo scorso e dello schiudersi del nuovo millennio. Un percorso per exempla che da Tamara de Lempicka e Carol Rama arriva a David Hockey e Andy Warhol, passando per le peregrinazioni identitarie di Ugo Rondinone, Yasumasa Moritura, EVA &ADELE.
Un percorso per immagini attraverso l'evoluzione della percezione e la conseguente rappresentazione della diversità esistenziale, mettendo in risalto l'opera dell'ultima generazione di artisti che utilizzano l'amore omoerotico come espediente per mettere in questione sovrastrutture di razza, desiderio, genere e identità sessuale, e di abbattere le convenzionali distinzioni tra arte, erotismo e pornografia.
ARTISTI:
Aubrey Beardsley, Alberto Abate, Paolo Arao, Agostino Arrivabene, Assume Vivid Astrofocus, Jacopo Benassi, Carlo Bertocci, Betty Bee, James Bidgood, Antje Blumenstein, Lorenzo Bonechi, Bruce of Los Angeles, Daniele Buetti, Jeff Burton, Maurizio Cannavacciuolo, Davide Cantoni, Paolo Cassarà, Jota Castro, Maurizio Cattelan, Larry Clark, Colombotto Rosso, ConiglioViola, Erwin David, Tamara de Lempicka, Filippo de Pisis, Gabriel de la Mora, Mc Dermott, Sebastiano Deva, Filippo Dobrilla, Giulio Durini, EVA&ADELE, Leonor Fini, Giorgia Fiorio, Fischerspooner, Samuel Fosso, Franko B., Jim French, Lino Frongia, Anna Fusco, Francesca Galliani, Valmore Gemignani, Ryan Mc Ginley, Luis Gispert and Reed Jeffrey, Nicola Gobbetto, Nan Goldin, Steven Gontarski, Ettore Greco, Timothy Greenfield-Sanders, David Hilliard, David Hockney, Harry Holland, Francesco Impellizzeri, Anna Keen, John Kirby, Micha Klein, Steven Klein, Bruce Labruce, David LaChapelle, Mark Lackey, Annika Larsson, Alex Lee, Christian Leperino, Ma Liuming, Philip Lorca di Corcia, Ivan Malerba, Robert Mapplethorpe, Mataro Da Vergato, Claus Mehrkens, Alberto Mingotti, Moio&Sivelli, Pierre Molinier, Claudio Monnini, Yasumasa Moritura, Barbara Nahmad, Helmut Newton, Erwin Olaf, Luigi Ontani, Gonzalo Orquin, Paco y Manolo, Camilla Paternò e Matteo Basilè, Paul P., Philip Pearlstein, Dino Pedriali, Kembra Phaler and Bruce Labruce, Walter Picardi, Pierre et Gilles, Jack Pierson, Pasquale Piscitelli, Carol Rama, Terry Richardson, Herb Ritts, Terry Rodgers, Ugo Rondinone, Rosy Rox, Thomas Ruff, Sam Taylor-Wood, Dean Sameshima, Matteo Sanna, Livio Scarpella, Paolo Schmidlin, Collier Schorr, Luigi Serafini, Natalie Silva, Marcello Simeone, Alix Smith, Paul M Smith., Orfeo Tamburi, Alex Tennigkeit, Mario Testino, Giovanni Testori, Tom of Finland, Lorenzo Tornabuoni, Antonio Torresi, Ikè Udè, Paolo Vandrash, Wilhelm von Gloeden, Wilhelm von Pluschow, Andy Warhol, Bruce Weber, Paul West, Joel Peter Witkin, Young Elizabeth."
Arte e Omosessualità. Da von Gloeden a Pierre et Gilles
Milano, Palazzo della Ragione
dal 10 luglio all'11 novembre 2007
Expo "Foto entrada" de Núria Rius
"...si propones a Núria Rius una palabra ella te regalará una imagen. Cómo si de un reto se tratara. Núria escudriñará minuciosamente su entorno, lo explorará,..., hasta encontrar la mejor manera de retratar la palabra; hasta crear una imagen perfecta definida por un conjunto de letras.
...
La inspiración se encuentra en los detalles más triviales de su día a día, en aquellas nimiedades que pasan desapercibidas para la mayoría de la gente, convertida en su mejor musa y aliada.
...
Mes tras mes Núria y Lamono juegan a asociar palabras e imágenes: unas letras por una fotografía. Y es así como Núria se deja conocer; a través de sus imágenes nos permite adentrarnos en los laberintos de su mente."
Emma Giné
Espai Artistic Niu
Almogavers, 208
del 28 de junio al 28 de julio
...
La inspiración se encuentra en los detalles más triviales de su día a día, en aquellas nimiedades que pasan desapercibidas para la mayoría de la gente, convertida en su mejor musa y aliada.
...
Mes tras mes Núria y Lamono juegan a asociar palabras e imágenes: unas letras por una fotografía. Y es así como Núria se deja conocer; a través de sus imágenes nos permite adentrarnos en los laberintos de su mente."
Emma Giné
Espai Artistic Niu
Almogavers, 208
del 28 de junio al 28 de julio
miércoles, 4 de julio de 2007
Los Dias Veloces
En enero del 2004 hicimos nuestra segunda exposición individual, la primera compuesta de fotografias en color... estaba dividida en dos partes: una recopilación de retratos y de trabajos para diferentes revistas (músicos, artistas, amigos...); y una serie de fotografías titulada "Los Días Veloces", en la que trabajamos sobre la base del descubrimiento en la adolescencia: el sexo, el juego, las relaciones...
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